Ferito mortalmente in mezzo al core
imprecava un Uccello all’aspra sorte.
E diceva, inghiottendo il suo dolore:
– A noi noi stessi procacciam la morte!
ché non sarìa così presto e fatale,
se delle nostre penne
non rinforzasse il cacciator lo strale.
Razza crudele! ci consola in fondo
il veder questa gente altera e scaltra,
che, da che mondo è mondo,
una metà sempre distrugge l’altra -.
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