Un re aveva una figlia bella come un sole. Desideroso che avesse una buona educazione, la condusse in un collegio e l’affidò alla direttrice, dicendole che lasciasse pur la sua Annina attendere alcune ore del giorno a certe pianticelle di fiori. Quindi, baciata la figlia, se ne andò.
Le finestre del collegio erano di faccia al palazzo di un re. Il figlio di questo re un giorno, mentre se ne stava alla finestra, vide la bella Annina, e subito se ne innamorò. Chiese chi ella fosse, e gli fu detto ch’ella era figlia di un re.
La sua passione andava crescendo, e un dì, vista l’Annina che stava governando una sua pianticella di maggiorana, le disse: “Bella Annina, bella Annina, quante foglie ha la tua maggioranina?” La giovanetta non alzò né anche gli occhi, per cui l’altro replicò: “Bella Annina, bella Annina, quante foglie ha la tua maggioranina?” Allora, stizzita, rispose la bella Annina: “E voi, signor cavaliere, ditemi: Quante onde ha il mare? quante stelle ha il cielo?” e poi gli volse le spalle.
La bella Annina