La lepre la tartaruga e il piccolo premio
Fiaba pubblicata da: Orsola
Un giorno la lepre si annoiava, iniziò a guardare il cielo e a contare nubi.
“Una, due, tre. Ma guarda: c’è la nostra Willella. Perché non facciamo una gara?”
“Cara mia, tu hai sempre voglia di scherzare”, fece la nostra tartaruga.
” Carissima, in velocità ti batto!”
“Astor, finiscila di prenderti gioco di altri!”, la redarguì Tino il porcospino.
“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, fece Angel la mucca, “ma vorrei vederla questa gara”, aggiunse.
“Facciamo così: si dia inizio alla gara, se la batterò io avrò le carote migliori”.
“Questo è da stabilire”, fece Willella-
Allora: pronti? Via!
La lepre corse avanti, ma ogni volta che notava la fatica di Willella, la canzonava, la infastidiva, la faceva sentire stupida.
Passò del tempo e Willella arrivò all’orto di carote. Attese Astrid, che ormai sfinita, si buttò a terra.
“Non vale! Non vale! Come hai fatto?” chiese.
“Io non ho perso tempo, mentre tu lo hai fatto! Non hai risparmiato energie e le hai spese tutte in giochetti”.
“Ma, forse, ti posso accontentare” aggiunse. Si recò nell’orto e strappò una carota: “Volevi un premio? Questo è quanto hai meritato, piccola e dolce”.
Gli animali stupiti si allontanarono e anche Astrid sconfitta se ne andò.
Non merita le nostre attenzioni chi ci fa sentire a disagio, ma probabilmente è lui stesso poco felice con gli altri.