Fantasia

Fiaba pubblicata da: daniela p.

Pioveva quel giorno. Le gocce  si lasciavano cadere stancamente sulla strada del piccolo paese , alcune si posavano sulle foglie e da li, scivolavano dolcemente sull’erba , come da un trampolino. Altre invece , si appoggiavano sull’acqua del mare per confondersi, acqua nell’acqua.

” E’ bello, – pensava Giacomo – guardare la pioggia che cade, ascoltarne il rumore come se fosse musica , come se ogni goccia fosse uno strumento . ”

Ma dopo un po’ questo giochetto iniziò ad annoiarlo e tutto quel grigio gli mise addosso una certa malinconia.

Chiuse gli occhi e , così , all’ improvviso e per incanto , gli apparve una fata : bella come tutte le fate delle fiabe, con lunghi capelli e occhi dolcissimi , un sorriso buono e un vestito azzurro fino ai piedi.

Gli si avvicinò , lo accarezzò e gli disse sottovoce: ” So che la pioggia ti annoia , e forse hai ragione . Inventerò per te un modo perchè tu possa vedere in ogni cosa che non ti piace il suo lato positivo, perchè tu possa apprezzare qualsiasi cosa che madre Natura ha creato, anche quella che magari non ti sembra bella . Non ci potrà sempre essere il sole nella tua vita , incontrerai le nuvole , i giorni di pioggia, a volte anche le tempeste , ma c’è una chiave che ti permetterà di affrontare tutto, la troverai dentro di te , non posso dirti io quale è, devi scoprirla da solo. ”

Fu un attimo e dopo queste parole la splendida fata sparì.

Giacomo son sapeva se aveva sognato o se veramente quella creatura incantevle era stata a fargli visita , sapeva solo che si sentiva rassicurato da quelle parole soavi e che aveva dentro di sè qualcosa che come un solletico lo faceva sorridere.

Ripensava alle parole che aveva ascoltato , ne aveva capito tutto il significato.

Sì , la pioggia può sembrare senza colore , ma che mondo sarebbe senza acqua? Tutto , piano piano morirebbe asfissiato, niente fiori, niente frutti, niente animali, niente mare , niente di niente… quindi non c’è da essere tristi se piove , anzi,.. c’è da ringraziare il cielo.

Senza colore… riflettè a lungo su queste due parole ,,, chi ha detto che la pioggia è senza colore?

Corse in strada e si fece dare tutti gli ombrelli, raccolse tutti quelli che trovava , magari dimenticati alla fermata del tram o lasciati fuori dal cinema : quando ne ebbe una bella quantità, li guardò soddisfatto : erano di tutti i colori, tutti diversi, nessuno uguale ad un altro.

Li aprì e li fece volare su nel cielo, come un grande arcobaleno. Tutti, nel piccolo paese , camminavano a testa in su per ammirare quello spettacolo insolito , ma allegro e gioioso e Giacomo , dentro di sè, sorrise pensando alle parole della fata :  aveva trovato la sua chiave , la fantasia.



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