Dracula e la fatina

Fiaba pubblicata da: Emanuele Guazzo

Tanto tempo fa nella più triste e cupa Transilvania il signor conte Dracula era depresso poichè chiunque doveva mordere per forza di cose lo doveva amare.

Il signor Conte, si stanco cosi tanto di avere nel suo palazzo le vampiresse che decise di cambiare posto al suo castello lasciandolo nelle mani delle  sue 10 mila amanti.

Si trasferì su un monte di maggiore altura, chiamato ” soracchio” che in lingua antica significa ” castello d’ombra” .

Il signor conte stanco però poi della sua solitudine, e dalla sua sete di sangue fu costretto ben presto a tornare a cacciare per far si che la sua sete e la sua vita continuassero e non finissero mai.

Il signor conte però non aveva calcolato che tra i monti c’era una piccola fatina che aveva però l’aspetto di una graziosa fanciulla e il suo nome era Lidia.

Il conte apri le ali di notte, e caso volle che il destino lo portò ben presto alla presenza di questa giovane fanciulla, che però quando lui la guardò, anziché cadere svenuta a lui si rivelo dicendo.

Chi siete straniero non l’ho mai vista da queste parti, non sapendo cosa fare il conte insisti con i suoi occhi per far svenire ciò che lui credeva fosse una fanciulla.

Fu allora che il signor conte si arrabbiò, ed esclamò “io sono Dracula! Il notturno, colui che non lascia dormire i bambini, colui che terrorizza le donne”.

La fatina allora si rivelò, e Dracula ebbe molta paura.

La fatina rispose:” Ma tu credi davvero che essere un mostro ti renda capace di provare l’emozione di avere pace nel cuore”?

Rispose Dracula “ma io non ho un cuore e se pure ce l’avessi sarebbe nero come un sacco di terra bagnata”.

Rispose la fatina “io posso fare su di te una magia, così che tu torni ad essere ciò che eri prima di essere un mostro: un umano!”.

Soffiò su di lui la polvere magica, così che tornasse umano.

Quando il conte si vide umano, non si sentì più solo.

Facendosi notte poi però, le mogli lo andarono a trovare sentendosi a loro volta sole.

Notando però che non era più un mostro, decisero di non dare lui la pace che cercava, lo morsero.

Ma siccome il conte era un umano, decise di sua spontanea volontà di tornare un Vampiro.

Si giura che da quelle notti c’è un guerriero di nome Van Helsing metà uomo, metà mostro che va in giro per la Transilvania a caccia di mostri, molti giurano si nutre di sangue di animali, altri dicono che si nutra solo di buon vino.

Ma ciò che è certo, e che non si sa tutt’oggi se fosse una leggenda.



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