Ascch delle caverne
Fiaba pubblicata da: Nonno Frank
Ascch non amava saltellare davanti alla caverna con gli altri ragazzi , mentre suo padre andava a caccia o a pesca e sua madre puliva le pelli e manteneva acceso il grande fuoco, preferiva camminare sulla sabbia in cerca di conchiglie e guardare i voli dell’aquila dal collo bianco , fantasticava e immaginava storie e avventure.
Un giorno seguendo quei voli , salì verso le colline tra i boschi di pini e incontrò Rust , suo coetaneo di un’altra tribù ,
“ciao che cosa fai?”
“sto seguendo il volo della grande aquila e vorrei anche io come lei , essere lassù a volteggiare”
non lo potrai mai fare , non hai le ali , però noi abbiamo le mani e con quelle possiamo fare quasi tutto ” .
E ciò detto prese un bastoncino e segnò sulla terra due ali , un collo e due accenni di artigli “Che bello , ma è l’aquila ! ” “Vedi che cosa possiamo fare con le mani ?” Lo salutò e riprese il cammino verso le colline.
Ascch a sua volta prese il bastoncino e provò a tracciare qualche segno e si accorse che era molto più bravo di Rust , emozionato tornò verso la caverna.
Sua madre stava colorando le pelli e aveva accanto a se un coccio con ocra rossa e uno con terra bianca , tutti e due miscelati a grasso di montone.
Ascch intinse un dito nell’ocra e in un punto liscio della caverna cominciò a tracciare due ali , il corpo e le zampe , poi con la terra bianca fece il collo. Raccolse dal fuoco un carbone e cominciò a delineare meglio la figura dandogli spessore e definendo bene i particolari . La madre alzò gli occhi per vedere che cosa stava facendo il figlio e dallo stupore lasciò cadere la pelle che stava colorando e si prese il viso con le mani ” hai messo l’aquila sulla roccia…come hai fatto ? “.
Per tutta risposta Ascch intinse ancora il dito e disegnò un cacciatore, poi un cervo ,continuò così fino a quando tutta la tribù era attorno a lui a guardare stupita.
Chiesero cosa significassero quegli splendidi disegni e lui disse che era una storia, quella del cacciatore che desiderava volare come l’aquila dal collo bianco , che andava a caccia del cervo con le corna splendenti e la sua fantasia galoppava e disegno dopo disegno , nacquero bellissimi racconti.
Questo cari ragazzi ,successe tanto tanto tempo fa e mi piace pensare che proprio uno come voi , forse chiamato Ascch , abbia iniziato per primo a raccontare delle fiabe.