elefante-proboscide-corta

L’elefante con la proboscide corta

Fiaba pubblicata da: EducatriceSonia

Un elefante di nome Salim viveva nella foresta con tanti altri animali: il leone Walter, la pantera Rina, l’orso Tino e tanti altri. L’elefante era ancora piccolo ma cresceva a vista d’occhio. Mentre cresceva però, c’era qualcosa che non andava! Il suo corpo e la sua testa diventavano sempre più grandi, mentre la sua povera proboscide rimaneva piccola. 

– Mamma, ma perché io non sono come gli altri elefanti? – chiedeva preoccupato il piccolo Salim – La mia proboscide è troppo corta rispetto al mio corpo.

– Ma no caro figliolo! Aspetta ancora un po’ e vedrai che crescerà anche la tua proboscide!- lo consolava la madre.
Il povero elefante aspettava aspettava e aspettava ma la sua proboscide non cresceva, anzi diventava sempre più corta.

Salim era triste, voleva tanto bere con la proboscide immergendola nel lago come facevano tutti gli altri elefanti e invece gli restava solo la bocca per poter sorseggiare un po’ d’acqua, era così scomodo per lui!

Un giorno il povero elefante pensò di costruire una proboscide di cartapesta da attaccare alla sua che era piccola e corta. Quando finì di lavorare la pasta, la colorò dello stesso colore della sua pelle e attaccò la sua nuova e lunga proboscide sul viso. Finalmente realizzava il suo sogno: essere un elefante come tutti gli altri.

L’indomani mattina Salim si reco al lago e provò a bere con la sua nuova proboscide, ma essendo troppo pesante lo fece cadere nell’acqua sciogliendosi e dissolvendosi. Il povero elefante non sapeva più che fare, era disperato e, preso dallo sconforto, si mise a dormire per il gran dispiacere. Durante il sonno sognò una fata che gli disse: caro Salim, la tua proboscide è corta ma tu hai tante altre doti e qualità. La tua proboscide ti rende speciale. Non pensare al tuo aspetto e vai avanti. Sono le difficoltà della vita a renderti forte.

Quando l’elefante si svegliò si sentì molto strano e vedeva davanti a sé una proboscide lunga: -Ma io sto sognando – disse – questa non è la mia proboscide!

Pensò dunque di andare a specchiarsi nel lago e, finalmente, si accorse che la sua proboscide era lunga come quella di qualunque altro elefante, era una vera proboscide, non stava sognando! Salim era al settimo cielo e finalmente poté bere dal lago come tutti gli altri elefanti.



Contenuti suggeriti: