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L’isola dei colori

Fiaba pubblicata da: Marcella Geraci

C’era una volta un’isola verde, circondata da mare blu, dove vivevano tante persone di tutti i colori. Uomini, donne e bambini gialli, bianchi, neri, marroni, rosa e chi più ne ha più ne metta. Le persone dividevano l’isola con tantissimi animali e insetti e tutti si volevano un gran bene.

“Sono color cappuccino perché mia madre è latte e mio padre caffè” diceva uno. “Ho un occhio in su e uno in giù perché mio padre viene dalla Cina e mia madre da Parigi” aggiungeva l’altra. Insomma, ognuno trovava che l’altro fosse bello per la ricchezza di caratteri che possedeva.

Un brutto giorno però, il popolo dell’isola elesse Marameo, un cattivo sindaco che voleva tenere tutti in suo potere. “Il modo migliore per vincere è quello di dividere gli abitanti dell’isola secondo il colore della pelle e fare in modo che non si incontrino mai” pensò il cattivone. E così fece.

Da quel momento, i neri abitarono capanne di legno nere costruite su strade di fango nero, così non riuscirono più a vedersi tra loro o a vedere i loro simili, rimasti fuori dal quartiere. Ognuno di essi poteva vedere solo una grande onda nera che si muoveva da un punto all’altro della strada. Nello stesso modo, i gialli abitarono piccole casette di paglia gialla e i bianchi case di cemento, bianche e tristi.

Nessuno riuscì più a vedere l’altro e ci si poteva solo accorgere di grandi ondate di bianco, nero o giallo, che si muovevano dentro strade ormai divise a seconda del colore della pelle di chi le abitava. Così, gli abitanti dell’isola, non più felice, dimenticarono di essere uomini e donne, credendosi una massa informe che andava in giro, di qua e di la.

Fino a quando un bambino nero riuscì a scappare dal suo quartiere e ad intrufolarsi nella strada bianca. Vedendo il piccolo nero che camminava sullo sfondo delle case di cemento bianche, i bimbi bianchi chiesero: “ehi, ma… Quello cos’è?”

Allora la più saggia dei bianchi rispose: “è un piccolo uomo, con due braccia, due gambe, una testa e un cuore, proprio come noi, che non siamo un’onda di colore senza forma.”

E tutti quanti, neri, bianchi, gialli e chi più ne ha più ne metta, decisero di cacciare Marameo e di tornare a vivere felici e contenti.

Anche il cielo volle festeggiare con gli abitanti dell’isola e per l’occasione, fece uscire un bellissimo arcobaleno.



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