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La gita fantastica

Fiaba pubblicata da: MARA MENINO

Quel giorno all’asilo la maestra era arrivata con una splendida notizia per i tutti i bambini: si andava in gita! Matteo non stava più nella pelle e nemmeno Aurora; erano curiosi entrambi di sapere dove li avrebbero portati e lo stupore e la gioia si moltiplicarono quando la maestra disse che la settimana dopo, sarebbero andati a fare visita alla caserma dei vigili del fuoco!

“Che bello! ” disse subito Matteo  ” Vedrò da vicino un vero camion dei pompieri e magari ci faranno anche salire! ” .

Aurora non era molto convinta di questa gita, infondo a lei non interessavano per niente i vigili del fuoco, ma era comunque curiosa di scoprire quello che avrebbero visto.

I giorni passarono e finalmente giunse il momento tanto atteso: la maestra fece mettere tutti in fila, il più grande dava la mano al più piccolo e così disposti salirono sullo scuolabus che li portò alla caserma dei pompieri.

Scendendo, li accolse subito un signore alto con i capelli scuri, fiero nella sua divisa, che diede loro il benvenuto ed incominciò a raccontare la storia dei vigili del fuoco.

Disse loro che, all’interno della caserma, c’era un vecchio camion il quale era stato il primo ad essere utilizzato e che per tanti anni li aveva per così dire accompagnati nei loro interventi; adesso, era tenuto quasi come una reliquia in esposizione in mezzo al cortile.

Matteo non vedeva l’ora di vederlo, anche Aurora sembrava incuriosita e così, quando finalmente andarono fuori, si infilò dietro a Matteo che senza farsi notare dal gruppo, si stava dirigendo a gran carriera al centro dell’ampio cortile dove, circondato e protetto da una piccola recinzione, sostava il famoso camion storico.

I bambini rimasero stupiti, era veramente grande, imponente; il colore era un po’ sbiadito dagli anni e la carrozzeria aveva qualche ammaccatura, ma era ancora carico di avventura con la sua lunga scala ripiegata in alto e la sua pompa ordinatamente riposta e pronta ad essere srotolata all’occorrenza ” Come mi piacerebbe salire! ”  sospirò Matteo che stava già quasi scavalcando la recinzione ” No! Non si può! ” disse la più prudente Aurora, ma era troppo tardi perché il suo amico era già vicino al camion pronto a saltarci sopra.

“Oh! Chi mi viene a trovare? ” disse tutto ad un tratto una vociona. I due bambini si accorsero con meraviglia che il camion si era animato e stava parlando!
“Sono così tanti anni che non mi muovo, ormai sono vecchio ed acciaccato, ma mi mancano le mie avventure, i miei salvataggi, i miei successi! “
“Perché non ti usano più? Per me sei bellissimo!” disse Matteo che nel frattempo era già al volante.

Aurora si era seduta di fianco e si stava entusiasmando cercando di premere gli innumerevoli bottoni presenti sull’ampio cruscotto. Dopo qualche istante con stupore si accorsero che i loro vestiti erano cambiati e che stavano indossando le divise da pompieri! Il camion si stava muovendo e sfrecciava lungo le vie della città ridacchiando “

Vi farò vivere una delle mie avventure! Che bello, che gioia, io ero il più bravo e tutti mi ammiravano! Una volta hanno anche dato un premio a tutta la squadra e ci hanno scattato una foto dove io ero in mezzo a tutti! Una vera celebrità! “.

La sirena suonava e i due bimbi si sentivano importanti proprio come il loro amico che li stava conducendo verso una casa dalla quale stava uscendo del gran fumo dal tetto.

In poco tempo furono là, Aurora si affrettò a premere il bottone che allungava la scala dove Matteo si era già piazzato tenendosi al cestello ed afferrando la pompa che si srotolava a mano a mano che salivano. Il camion dirigeva l’operazione dando ordini ai suoi aiutanti: era scoppiato un bell’incendio ed il tetto della casa rischiava di crollare, ma i nostri amici erano già pronti con l’acqua; purtroppo però la pompa si era incastrata e Matteo non sapeva come fare, ma grazie al rapidissimo intervento del camion che disse ai due bambini come muoversi, in poco tempo la casa fu salvata e la folla che si era radunata attorno, li applaudì con gioia.

Matteo e Aurora avevano i visini anneriti dal fumo ed anche il camion era mezzo affumicato, ma erano tutti e tre felici.

“Ah! La gioia di salvare vite e cose ti rende orgoglioso di quello che fai! Vedete come sono importante? Se non ci fossi io e i miei amici vigili del fuoco moltissimi incidenti finirebbero con case distrutte e famiglie che piangono! “
“Proprio così, è vero, bravo…ehi ma non hai un nome?”  chiese Matteo  “Chiamatemi Mr. Spegni Fuoc ” rispose tutto fiero il camion e la folla intonò anche una canzoncina in suo onore.

” Bambini venite è ora di spostarsi ” dopo un attimo la voce della maestra destò improvvisamente Aurora e Matteo che si ritrovarono in mezzo ai loro compagni davanti ad un mezzo che, come stavano spiegando, serviva per muoversi sul fango.

All’inizio non capirono cos’era successo ” Ci siamo immaginati tutto! ” disse Aurora sconsolata.

Intanto la maestra li stava conducendo proprio da Mr. Spegni Fuoco al centro del cortile.

Il signore che li aveva accolti all’inizio incominciò a raccontare la storia del vecchio camion narrando le avventure vissute e, mentre Matteo e Aurora ascoltavano ancora un po’ straniti, Mr. Spegni Fuoco si animò di nuovo e guardandoli fece loro l’occhiolino. I due bimbi allora si misero a ridere ricambiando il gesto tutti contenti.

Tornando a casa la sera, memori della loro piccola avventura, raccontarono ai loro genitori quanto sono bravi ed importanti i vigili del fuoco.



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