tobia

Tobia

Fiaba pubblicata da: Gwen

La storia che qui si racconta, è tanto bella! Essa ci fa conoscere il patriarca Tobia e il suo filgiuolo Tobiuzzo: tutti e due buoni e timorati di Dio.

Tobia era un uomo di Israele. Trasportato col suo popolo in schiavitù a Ninive, si conservava fedele all’adorazione del vero Dio, e viveva facendo del bene a quanti più poteva dei suoi infelici fratelli.

Il Signore volle provarlo facendogli perdere la vista; ma egli, rassegnato e sereno, accettò la prova dolorosa.

E il Signore premiò la sua fedeltà. Venne infatti un giorno che Tobia si vide costretto dalla povertà a mandare il figliuolo in lontano paese a farsi pagare dal suo parente Gabelo la somma che gli aveva prestata.

Ed ecco che, per volere di Dio, l’Arcangelo Raffaele, in forma e aspetto d’uomo, accompagna il giovane Tobia, lo salva dai pericoli del viaggio e specialmente dall’essere divorato da un grosso pesce del fiume Tigri. Poi lo aiuta a riscuotere la somma prestata, gli ottiene in isposa Sara figlia di Raquele, parente di Tobia, lo riconduce al padre con la sposa e con grande ricchezza di beni e, col fiele del pesce ucciso, restituisce la vista al vecchio Tobia.

Padre e figlio, nella loro grande consolazione e riconoscenza, volevano colmare di doni il giovane dal quale avevano ricevuto tanti benefici. Ma allora l’Arcangelo Raffaele – che era proprio lui – si fece conoscere e disse loro che Dio aiuta sempre chi mostra riverenza verso di Lui e pietà verso i fratelli.

Aveva detto Tobia al figlio, prima di lasciarlo partire pel lungo viaggio:

– “In ogni tempo benedici Iddio; è vero che noi conduciamo una vita povera; ma noi siamo ricchissimi se temiamo Iddio, se fuggiamo il peccato, e facciamo il bene.” -E il figlio rispose: -“Padre, io farò tutto ciò che voi mi avete raccomandato” –

(Libro di Tobia, c.4 e 5)

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Vecchio libro, letture sacre.



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