Le vocali all’arrabbiata
Fiaba pubblicata da: Alessandro Gioia
Una sera dopo una gran festa con pennette e peperoncini,
le vocali decisero di confondere a scuola i bambini più piccini.
E come mai è presto detto, poverine si sentivano poche, tristi, ma assai importanti,
solo cinque e tutte sole, poi il resto consonanti: belle, brutte e stravaganti.
Quante volte il signor Alfabeto hanno cercato, ma egli con tono severo:
” Non si può cambiar quello che da tempo è deciso, ci vorrebbe un mondo intero!”
Ed è così, a dire il vero, che ogni lingua ha un suo rigore.
Se cambiassimo per accontentar quelle vocali, che confusione in poche ore.
Ma A,E,I,O,U non si arresero di certo, sempre in cerca di più vocali non compresero il dispetto.
B,C,D,F,G non si accorsero di nulla in una sera di gennaio
Le vocali si scambiavano tra loro e a veder che gran bel guaio!
La BIRRA si trasformò in BURRO per colpa della I e della A,
che si erano messi d’accordo con la U e la O
così un principe insieme alla salsiccia bevve un gran bicchiere di Burro, e questo so.
E se il burro era di là per essere bevuto o masticato,
lo zainetto dei bambini era vuoto e per pranzo solo panini o pan grattato.
Che dispettose le vocali, e non è mica finita qui la confusione dei piccini.
Tutte le altre consonanti H,L,M,N,P,Q,R,S,T,V e Z erano state già informate,
tanto è certo che han chiamato anche le altre che son straniere e preparate:
ma J,K,W,X,Y già sapevan tutto di questa grande confusione
e convinsero le monelle a cercar una soluzione.
” Immaginate questo mondo dove bici diventa buco,
se continuate a scherzare ASSO si trasforma in OSSO.
e con la bici si può cadere velocemente in un fosso,
e altre cose come ben vedete possono capitare.
Pure noi eravamo in cinque appena siam venute
e ognuno di noi ha detto che non bisogna infine mai disperare.
Venivamo da lontano e non conoscevamo nessuno,
adesso invece con le altre consonanti siamo amiche, le conosciamo ad uno ad uno.
Allora care amiche non va bene, se anche noi consonanti
iniziassimo a giocare, CANE diventa PANE, e i guai posson essere tanti.
Non siate tristi perché siete in poche, unitevi sempre a noi in pace
così i bimbi non faranno mai confusione e scrivendo bene
saranno contenti di andare a scuola mangiando persino gli spinaci.