Il ciabattino
Fiaba pubblicata da: Rosy
Nell’aria la stanchezza se ne va a spasso
risuolava con lesine spago e cera
il ciabattino
la notte giungeva col giorno
di buon mattino all’alba
ungeva tacchi
e rinforzava giunture
ricuciva tutto a mano
volea danzar seduto sul suo sgabello
nel suo modesto guadagno
nel desio ne guidò l’occhio fine
sull’odor di concia
immerso nella cera lo spago ben pronto
la tomaia disegnata
su rozzi scarponi di cuoio battuta
solerzia era la pazienza
e sulle forme in ferro batteva con eleganza
asparagi
capperi e lumache la sua passione
tutto ne rideva nell’aria
poggiar piacente alla fontana della vita
nel ciascun meritato guadagno
s’accontentò chi lo guidò
vivente spiritello
ne guardò l’erbetta fresca
e il maestro ciabattino
ne fece un inchino ed un saluto
In ricordo di mio suocero “ciabattino”