Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

La bella addormentata nel bosco

C’era una volta un re e una regina, ch’erano tanto tanto arrabbiati di non aver figli. Visitarono tutte le acque del mondo: voti, pellegrinaggi, devozioni spicciole, tutto inutile. Alla fine però la regina divenne gravida e partorì una bambina. Si fece un bel battesimo; si dettero per comari alla principessina tutte le Fate ch’erano in

Il gigante egoista

Tutti i pomeriggi, quando uscivano dalla scuola, i bambini avevano l’abitudine di andare a giocare nel giardino del Gigante. Era un giardino spazioso e bello, con morbida erba verde. Qua e là sull’erba si trovavano bei fiori come stelle, e vi erano dodici peschi che a primavera si aprivano in delicate infiorescenze rosa e perla,

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La festa dei morti // Giovanni Verga

Nella collina solitaria, irta di croci sull’occidente imporporato, dove non odesi mai canto di vendemmia, né belato d’armenti, c’è un’ora di festa, quando l’autunno muore sulle aiuole infiorate, e i funebri rintocchi che commemorano i defunti dileguano verso il sole che tramonta. Allora la folla si riversa chiassosa nei viali ombreggiati di cipressi, e gli

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La sapia

TRATTENIMENTO SESTO della Giornata Quinta. Sapia, figlia di una gran Baronessa, fa diventare uomo accorto Cenzullo, il figlio del Re che non poteva intendere lettere. Egli, a causa di un buffettone datogli da Sapia, volendosi vendicare se la pigliò per moglie e dopo mille strazi, avutine senza sapere come tre figli, si riconcilia con lei. Fecero

Il principe felice

Alta sulla città, in cima ad un’imponente colonna, si ergeva la statua del Principe Felice. Lui era tutto coperto di sottili foglie d’oro finto, come occhi aveva due zaffiri lucenti, e un grande rubino rossi scintillava sull’elsa della sua spada. E veramente era ammiratissimo. “E’ bello come una banderuola” osservò uno dei Consiglieri Comunali che

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Vasilisa la bella

In un certo reame, in uno stato remoto, viveva un mercante. Visse per dodici anni con la moglie ed ebbe soltanto una figlia, Vasilisa la bella. Quando la madre dovette morire, la ragazza aveva otto anni. Nel morire, la mercantessa chiamò la figlia, tirò fuori dalla coperta una bambola, gliela diede e disse:”Ascolta, Vasilisucka! Ricorda

Cenerentola

Cera una volta un gentiluomo il quale in seconde nozze si pigliò una moglie che la più superba non s’era mai vista. Aveva costei due figlie che in tutto e per tutto la somigliavano. Dal canto suo, il marito aveva una ragazza, ma così dolce e buona che non si può dire: doveva queste qualità

Radichetta

Fiaba tratta da “Chi vuol fiabe, chi vuole?” di Luigi Capuana. C’era una volta una povera donna a cui nacque un bambino così piccinino che, invece di fasciarlo, dové tenerlo avvolto nella bambagia. Bello, ben proporzionato, sembrava una figurina di cera uscita dalle mani capricciose di un figurinaio. Non sapendo che nome dargli, ella lo chiamò

La volpe e la cicogna // Audio fiaba

La volpe e la cicogna erano buone amiche. Un tempo si vedevano spesso, e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna; per farle uno scherzo, le servì della minestra in una scodella poco profonda: la volpe leccava facilmente, ma la cicogna riusciva soltanto a bagnare la punta del lungo becco e dopo pranzo era più

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

Ascch delle caverne

Ascch non amava saltellare davanti alla caverna con gli altri ragazzi , mentre suo padre andava a caccia o a pesca e sua madre puliva le pelli e manteneva acceso il grande fuoco, preferiva camminare sulla sabbia in cerca di conchiglie e guardare i voli dell’aquila dal collo bianco , fantasticava e immaginava storie e

La bottega incantata

Nella bottega del mastro decoratore l’orologio a cucù cantilenò la mezzanotte. Il verso improvviso dell’uccellino di legno ridestò il giovane apprendista seduto al tavolo da lavoro, un ragazzo tanto notturno quanto i gufi che, appena fuori dalla bottega, sbatacchiavano le ali al chiaro di luna. Non avrebbe saputo dire da quante ore fosse chino sul

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Robot e il buio

Nella città computerizzata, ogni azione sperimentata, solo la luce non arrivata. Il buio, a sera arriva presto ed è buio pesto. Strano però come sia semplice, far scorrere l’acqua, sfiorando il rubinetto. Battendo le mani far avvicinare un mobile, il letto. Toccare il muro poiché sia apra un porta. Tutto questo, accade, già c’è ma

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Il profumo del paradiso

Beniamino era un bambino con un animo dolcissimo, buono e particolarmente sensibile. Quel giorno, si trovava al capezzale della madre morente. “Non devi essere triste” le diceva la donna per rincuorarlo e rassicurarlo sfiorandogli dolcemente il capo sforzandosi di sorridere “Andrò in Paradiso che è un posto bellissimo”. Il piccolo però sembrava preoccupato e non

Il sentiero magico

Gianni, Paolo e Marco giocavano tirandosi la palla nel prato ai piedi della collina. Marco ad un certo punto disse ” sono stanco di giocare a questo stupido gioco da bambini , vado a fare un giro sulla collina ” e si diresse verso il sentiero che saliva. Gianni e Paolo continuarono a giocare senza

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Dietro la cattedra

Vorrei scriverle tuttele vostre domandema non esiste un foglio così grande. domande che affiorano ogni giorno differenti perché voi siete fiumi dai tanti affluenti. 

Bambarana

La Bambarana

Mi ero intrattenuta sino a tardi presso i miei amici di Chivasso e stavo ritornando un pochino insonnolita verso casa. Guidavo lentamente godendomi la strada completamente libera ed ammirando il cielo stellato in cui spiccava, proprio di fronte a me, un’enorme luna piena. Fantasticavo su come mi sarebbe apparsa, al mio risveglio, la Mole Antonelliana,

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Chiara

Chiara la rossa gioca alla corsa inciampa in un sasso e cade nel fosso. La cercan gli amici ma sembra sparita. E’ atterrata dolcemente nella tana di una talpa. Zitta zitta quatta quatta gira intorno a tre lettini: mamma talpa coi piccini sta schiacciando un pisolino.

Luce di stella

C’era una volta, in un cielo lontano lontano, una bellissima stella. La gente che abitava sul pianeta Terra, la vedeva come un piccolo puntino, ma nessuno sapeva che vista da vicino, le sue dimensioni fossero gigantesche e che la sua evanescenza avrebbe accecato chiunque le si fosse avvicinato. La stella se ne stava li, fissata