Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

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L’amico devoto

Una mattina il vecchio topo di fogna sporse la testa fuor della tana: aveva gli occhietti acuti scintillanti, due ispidi baffi e una lunga coda nera che sembrava di gomma. Nello stagno gli anatroccoli, gialli come canarini, nuotavano qua e là, e mamma anatra, che aveva le piume d’un candore abbagliante e le zampe d’un

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Alice nel paese delle meraviglie

NELLA CONIGLIERAAlice cominciava a sentirsi assai stanca di sedere sul poggetto accanto a sua sorella, senza far niente: aveva una o due volte data un’occhiata al libro che la sorella stava leggendo, ma non v’erano nè dialoghi nè figure, – e a che serve un libro, pensò Alice, – senza dialoghi nè figure?E si domandava

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Il consiglio dei topi

Un Gatto, che diceano il Mangialardo,facea dei Topi un così gran macello,e tanti nell’avellon’avea sospinti e sbigottiti tanti,che i pochi vivi ancoranon osavano il muso cacciar fuora. Quatti nei buchi sen morian di fame,tanta paura avean di quel, non gatto,ma carnefice infame.Un giorno tuttavia, colto il momentoche il gatto andò a far visita all’amantee stette

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Vasilisa la bella

In un certo reame, in uno stato remoto, viveva un mercante. Visse per dodici anni con la moglie ed ebbe soltanto una figlia, Vasilisa la bella. Quando la madre dovette morire, la ragazza aveva otto anni. Nel morire, la mercantessa chiamò la figlia, tirò fuori dalla coperta una bambola, gliela diede e disse:”Ascolta, Vasilisucka! Ricorda

Il rasoio vanitoso e borioso

Uscendo un giorno il rasoio di quel manico col quale si fa guaina a sé medesimo, e postosi al sole, vide lo sole ispecchiarsi nel suo corpo: della qual cosa prese somma groria, e rivolto col pensiero indirieto, cominciò con seco medesimo a dire:  “Or tornerò io più a quella bottega, della quale novamente uscito

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La lepre d’argento

Quando il filtro e la sortierapreparavano gl’incanti(ascoltate, tutti quanti!)c’era, allora, c’era… c’era… … un principe chiamato Aquilino, che aveva vent’anni e voleva condurre in moglie la più bella principessa del mondo. Pubblicò il bando di nozze e giunsero centinaia di ritratti, ch’egli fece esporre nelle gallerie del castello; e là meditava sulle belle sorridenti dalle

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Canto di Natale

Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell’appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il mortoro. Scrooge vi aveva apposto la sua: e il nome di Scrooge, su qualunque fogliaccio fosse scritto, valeva tant’oro. Il vecchio Marley era proprio

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Il tenace soldatino di stagno

In versione audiofiaba qui. C’erano una volta venticinque soldati di stagno, tutti fratelli tra loro perché erano nati da un vecchio cucchiaio di stagno. Tenevano il fucile in mano, e lo sguardo fisso in avanti, nella bella uniforme rossa e blu. La prima cosa che sentirono in questo mondo, quando il coperchio della scatola in

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Il brutto anatroccolo

Era così bello in campagna, era estate! Il grano era bello giallo, l’avena era verde e il fieno era stato ammucchiato nei prati; la cicogna passeggiava sulle sue slanciate zampe rosa e parlava egiziano, perché aveva imparato quella lingua da sua madre. Intorno ai campi e al prati c’erano grandi boschi, e in mezzo al

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

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Un nuovo amico per Nicola

A spasso nella forestaseguito da Birillo, cane anziano e arzilloamico fedele dei suoi quattro anniNicola riccetto incontra SaurinoDinosauro piccino che ha marinato l’asilo. -Stiamo alla larga!- gli dice Birillo-di sicuro è affamato e in cerca di cibo--Non avere timore- risponde Nicola-sono certo che cerca invece amici di giochi.

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La storia dell’orso del bel Castello

Fiaba dedicata a chi crede che il coraggio di essere fragili è l’unico modo per essere forti. Gli orsi sono pelosi, solitari e hanno sempre l’aria imbronciata. L’orso della mia storia non era così. Pareva nato per stare in mezzo alla gente, sapeva tenere comizi nella piazza del piccolo paese di montagna dove abitava. Tutti lo ascoltavano

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Topolino // Audio fiaba

C’era una volta un Re, che non viveva più tranquillo, dal giorno in cui una vecchia indovina gli aveva detto: – Maestà, ascoltate bene:Topolino non vuol ricotta; vuol sposare la Reginotta; E se il Re non gliela dà, Topolino lo ammazzerà. Il Re consultò subito i suoi ministri; ed uno di loro disse: – Maestà,

Il mondo del bambino

In un mondo incantato un piccolo bambino nasceva. Era piòù come un Angelo, semplice come un Albero visto in primavera. La sua mamma suonava per l’allegria che emanava, il padre lo amava per aver guardato il suo primo erede. Il bambino era incantato dal calore della madre, era innamorato dell’innocenza, aveva gli occhi che si

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La vita

Prima sono una neonatae piango disperata;ora sono una bambina,allegra e biricchina;

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La metafora della vita

Era la Festa di Metà Estate, nel piccolo villaggio a mezza costa sotto la Montagna Più Alta del Mondo. Grande Vecchio e Piccolo Uomo avevano lasciato la vetta di buon mattino e avevano raggiunto le prime case poco dopo mezzogiorno, attraverso il sentiero che si snodava a serpentello per boschi e radure. Il pomeriggio sarebbero

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Il piccolo alpinista

Le campane suonavano a festa quella domenica mattina nel piccolo villaggio ai piedi della grande montagna. Un bel sole primaverile illuminava la piazza riscaldando un po’ l’aria frizzante che scendeva dalle altre vette. Gli abitanti di quel paesino erano per lo più boscaioli ed abili alpinisti. Durante la settimana gli uomini lavoravano nei fitti boschi,

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Il tartarugo fumatore

Ughetto, tartarugo perfetto aveva  un solo gran difetto: fumava più di un turco. L’odore di tabacco forte e penetrante nauseava Pallina tartarughina assai carina

La lavanda e il grillo

Saturnino saltella allegro tra piante di lavanda. Un giorno sonnecchiava nascosto trai i fiori e gli venne spontanea una domanda: “Bellissima pianta, ma è vero che sei diffidente?” “Beh diciamo che non credo a tutto ciò che si narra. Sono molte le chiacchiere inutili, si fa confusione! Ricordati: alcune persone amano dire bugie, anzi adorano dirle!