Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

Cenerentola

C’era una volta un uomo ricco, che rimase vedovo molto presto; egli aveva una figlia, e ogni giorno andavano a trovare la mamma ed a portarle dei fiori. Dopo qualche tempo il padre si risposò con una donna che aveva già due figlie, così essi andarono a vivere nella casa dell’uomo. Le figlie della donna

mugnaio-figlio-asino

Il mugnaio, suo figlio e l’asino

Abbiano i Greci antichi lode d’aver scopertopei primi dell’Apologo l’arte e il parlar coverto,ma sia concesso ad altri, dopo di lor venuti,di spigolar nei campi, che quelli hanno mietuti.Di fantasia nel regno c’è qualche terra oscura,ove i moderni possono correre l’avventura.Su questo bel proposito un fatterello io so,che al celebre Racanio Malerba un dì contò.

coniglio-pierino

Il coniglio Pierino

C’erano una volta quattro coniglini, che si chiamavano Saltino, Saltarello, Fiocchetto e Pierino. Essi abitavano con la madre in un terreno sabbioso, scavato sotto le radici di un grosso abete. “Oggi, miei cari,” disse la mamma coniglia, “vi permetto di andare nei campi o discendere nel sentiero; ma non andate nel giardino di Don Gregorio.

vassilissa-bella

Vasilisa la bella

In un certo reame, in uno stato remoto, viveva un mercante. Visse per dodici anni con la moglie ed ebbe soltanto una figlia, Vasilisa la bella. Quando la madre dovette morire, la ragazza aveva otto anni. Nel morire, la mercantessa chiamò la figlia, tirò fuori dalla coperta una bambola, gliela diede e disse:”Ascolta, Vasilisucka! Ricorda

Il principe ranocchio

Nei tempi antichi, quando desiderare serviva ancora a qualcosa, c’era un re, le cui figlie erano tutte belle, ma la più giovane era così bella che perfino il sole, che pure ha visto tante cose, sempre si meravigliava, quando le brillava in volto. Vicino al castello del re c’era un gran bosco tenebroso e nel

Cenerentola

Cera una volta un gentiluomo il quale in seconde nozze si pigliò una moglie che la più superba non s’era mai vista. Aveva costei due figlie che in tutto e per tutto la somigliavano. Dal canto suo, il marito aveva una ragazza, ma così dolce e buona che non si può dire: doveva queste qualità

principessa-senza-sorriso

La principessa senza sorriso

Cosa credi tu, com’è grande questo mondo! Ci vivono uomini ricchi e uomini poveri, e c’è posto per tutti, e tutti protegge e giudica il Signore. Vivono i ricchi, e fan festa; vivono i poverelli, e lavorano; a ciascuno la sua sorte! Nelle sale dello zar, negli appartamenti reali, nell’alto terem si pavoneggiava la principessa

favola-belfagor-arcidiavolo

Favola di Belfagor arcidiavolo

Leggesi nelle antiche memorie delle fiorentine cose come già s’intese, per relatione, di alcuno sanctissimo huomo, la cui vita, apresso qualunque in quelli tempi viveva, era celebrata, che, standosi abstracto nelle sue orazioni, vide mediante quelle come, andando infinite anime di quelli miseri mortali, che nella disgratia di Dio morivano, all’inferno, tucte o la maggior

giovane-re-audio

Il giovane re

Era la sera che doveva precedere l’incoronazione, e il giovane Re sedeva solitario nella sua bellissima stanza. I cortigiani avevano già preso tutti congedo inchinandosi, piegando il capo sino a terra, secondo il cerimoniale dell’epoca, e si erano ritirati nella Grande Sala del Palazzo per ricevere le ultime istruzioni dal maestro di cerimonie, poiché alcuni

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

origami-amore

Una strana amicizia

In un bosco, non tanto lontano da quì, un orso bruno usciva dalla sua tana per andare, come ogni mattina, a pesca di salmoni. Non sapendo che quella mattina sarebbe stata diversa dalle altre, avvicinandosi alla riva del fiume  nel punto dove le rapide sono molto forti e rumorose, l’orso udì un lamento. “Aiutatemi, vi

Il principe felice

Alta sulla città, in cima ad un’imponente colonna, si ergeva la statua del Principe Felice. Lui era tutto coperto di sottili foglie d’oro finto, come occhi aveva due zaffiri lucenti, e un grande rubino rossi scintillava sull’elsa della sua spada. E veramente era ammiratissimo. “E’ bello come una banderuola” osservò uno dei Consiglieri Comunali che

lettera-pericolosa

Una lettera pericolosa

Molti e molti anni fa, in Giappone, c’era un ricco signore che aveva molti servi analfabeti. Un giorno disse ad uno di essi: “Prendi questa lettera e và in città a ritirare una spada, che ho acquistato ieri dal venditore.” Il servo partì di corsa ben felice dell’incarico di fiducia ricevuto dal padrone, ma nell’attraversare

Il bosco delle radici gnomate

PERSONAGGI: la principessa Dorothy, il principe Alan, il gufo Gusatutto, lo gnomo Malignomo, il bambino Samy, il cavallo Cremcaravallo. C’era una volta un bosco, molto diverso dall’aspetto rispetto agli altri boschi a voi noti. I suoi stupendi pini, i castagni e le querce secolari, nonché le rocce, le grotte e le casette dei boscaioli, erano

I capricci di papà

C’era una volta un papà birichino che giocava sempre con il suo bambino. Ma quando uscivano per prendersi un gelato il papà faceva i capricci se non c’era il cioccolato. Diceva: “E adesso io sai che farò? Mai più gelato mangerò!” “Prendi questo alla fragola.” Diceva il bambino che voleva bene al suo papino. “La

gatto-barattolo

Il gatto nel barattolo

La bambina si chiamava Giovanna, ma tutti l’avevano sempre chiamata Nuvoletta, per i capelli biondi, ricci, grandi e luminosi come una nuvola illuminata dal sole. Nuvoletta adorava la marmellata, e faceva collezione dei barattoli usati, li dipingeva, ci giocava finché non si rompevano. La migliore amica di Giovanna/ Nuvoletta era la sua gatta, Mora. Da

Una colazione per nonna Maria

Dedicata a tutti i nonni … “ Buongiorno mondo.” Nonna Maria si è appena alzata dal letto, si stiracchia a più non posso facendo scricchiolare le scapole, e poi BUM balza giù dal letto. Si infila le pantofole e cammina ciabattando verso il bagno. Si guarda allo specchio e fa una buffa smorfia. Un risolino

coniglio-matematico

Il coniglio matematico

Il lupo Arnulfo, grande e grigio, si muoveva affamato per il bosco, con passi lenti e la testa bassa. Non mangiava da due giorni, ed era ben deciso a porre fine al suo digiuno. Dopo un lungo girovagare, finalmente avvistò una possibile preda. Un coniglietto marrone e nero era infatti seduto vicino a un cespuglio.

cappuccetto-rosso

Cappuccetto Rosso … a sorpresa!

Il racconto di Cappuccetto Rosso con un finale.. a sorpresa. Viva la mamma e abbasso i cacciatori! Trovate la versione originale qui:– versione dei fratelli Grimm;– versione di Perrault;– l’audio fiaba di Walter.