Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

Cerchi una fiaba? Sei nel posto giusto!

Digita il titolo della fiaba, o l’argomento che cerchi e troverai la fiaba che fa per te

Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

brutto-anatroccolo

Il brutto anatroccolo

Era così bello in campagna, era estate! Il grano era bello giallo, l’avena era verde e il fieno era stato ammucchiato nei prati; la cicogna passeggiava sulle sue slanciate zampe rosa e parlava egiziano, perché aveva imparato quella lingua da sua madre. Intorno ai campi e al prati c’erano grandi boschi, e in mezzo al

candela-sego

La Candela di Sego

A Madame Bunkeflod, dal suo devoto H.C. Andersen. Sfrigolava e sibilava la fiamma che ardeva sotto il crogiolo, la culla della candela di sego; ne uscì una candela perfetta, robusta, lucente ed elegante. Era fatta in modo da promettere un futuro luminoso e raggiante a chiunque la guardasse e tutti credettero a questa promessa. La

leone-moscerino

Il leone e il moscerino

– O tristo insetto, o fango della terra,vanne lungi, – un Leon così dicea,rivolto a un Moscherin, che rispondeaper vendicarsi e per sfidarlo a guerra: – Pensi tu che il tuo titolo di repossa indurre paura in un par mio,che traggo un bue più grosso anche di tea far come vogl’io? -. E detto questo,

rupe-zita

La rupe della Zita

Tratto da: “Fiabe Abruzzesi” di Domenico Ciampoli, trovi le altre fiabe della stessa raccolta qui. Camminavamo a rilento; io su di un povero cavallo da nolo e il mio vetturino a piedi. Un sentieruzzo scosceso, pieno di ciottoli ci menava al guado del Sinello, le cui acque s’udivano scorrere fra i macigni pel cupo mormorio che

fata-fiore

Fata fiore

C’era una volta due sorelle rimaste orfane sin dall’infanzia: la maggiore bella quanto il Sole, diritta come un fuso, con una gran chioma che pareva d’oro; la minore così così, né bella né brutta, piccina, magrolina e zoppina da un piede. Per la sorella, non aveva nome: era semplicemente la zoppina. La vecchia nonna, da

Cenerentola

C’era una volta un uomo ricco, che rimase vedovo molto presto; egli aveva una figlia, e ogni giorno andavano a trovare la mamma ed a portarle dei fiori. Dopo qualche tempo il padre si risposò con una donna che aveva già due figlie, così essi andarono a vivere nella casa dell’uomo. Le figlie della donna

La gatta Cenerentola

Questa versione di Cenerentola è una delle versioni più note, tratta da “Lo cunto de li cunti” di Basile, tradotto dal dialetto in italiano da Benedetto Croce. C’era, dunque, una volta un principe vedovo, il quale aveva una figlia a lui tanto cara che non vedeva per altri occhi. Le aveva dato una maestra da cucire di

Gli undici cigni // Audio fiaba

Tratta dalla fiaba “I cigni selvatici“, di Hans Christian Andersen L’audio fiaba http://dl.dropbox.com/s/esli6lfvvogdi1n/undici-cigni.mp3 Il testo C’era una volta un re che aveva undici figli ed una figlia. Era rimasto vedovo da tempo e decise di risposarsi. Ma, senza saperlo, scelse come moglie una strega, alla quale i suoi figliastri non piacevano per niente. Per questo

cappuccetto-rosso

Cappuccetto Rosso

C’era una volta una bambina di villaggio, la più carina che si potesse vedere; la mamma ne farneticava, e la nonna anche più. Questa buona donna le fece fare un cappuccetto rosso così aggraziato ed acconcio, che dapertutto la si chiamava Cappuccetto rosso. Un giorno, dopo aver fatto e cotto certe ciambelle, la mamma le

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

storia-gallo-cristallo

La storia di Gallo Cristallo

C’era una volta un gallo che andava in giro per il mondo; un giorno, per strada trovò una lettera che diceva: “Gallo Cristallo, Gallina Cristallina, Oca Contessa, Anatra Badessa Uccellino Cardellino, andiamo alle nozze di Corradino”. Il gallo si mise in cammino per andarci, ma dopo un po’ incontrò una gallina che gli chiese:” Dove

esopo-contadino-figli

Il contadino e i figli // Esopo

Il progetto La favola esopica: il mondo visto con gli occhi degli umili La tradizione attribuisce ad Esopo (VI sec. a. C.?) l’invenzione della favola; tuttavia sappiamo bene che la prima testimonianza nell’ambito della letteratura greca risale al racconto in versi dell’Usignolo e lo Sparviero, contenuto nel poema didascalico Ἔργα Ἡμέραι di Esiodo (VIII –

Gertie, Kira ed il lupo della Lapponia

Gertie era una vivace ragazzina che viveva nella lontana Lapponia, in un villaggio immerso nella foresta, nella natura più incontaminata. Durante l’estate amava trascorrere il suo tempo giocando all’aperto: amava scorrazzare con i suoi amichetti e nascondersi tra gli alberi fino a tarda sera tra urla festanti e gioiose e sempre in compagnia del suo

oca-giuliva-1

L’oca giuliva

Se ne va la bella ochetta,con un  piglio un pò da  sogno,piano piano nello stagno. Le sue piume si rassetta,sotto l’acqua infila il colloe poi lo scrolla in grande fretta.   Pronta e tutta sistemata, danza al suon di un “minuetto”,le fan coro tutt’intorno le ranocchie del “laghetto.”

MacioMicio

Una mattina MacioMicio trova il cancello del condominio aperto. Finalmente una buona occasione per uscire tutto solo per la città. Wonderful pensa, volendo dire meraviglioso. MacioMicio infatti segue i corsi di inglese in tv con Anita, la sua padroncina. “Che bello stare all’aria aperta, non è poi così pericoloso come dicono, camminare soli per la

gatto-miro

Il gatto Miro

Fiaba di Christian Alicanti. A Roma viveva un gatto di nome Miro che aveva dei baffi lunghi lunghi, per questo motivo Miro pensava di essere il re ed era prepotente. Quando passava lui, tutti i gatti avevano paura e scappavano. Un giorno Miro incontrò per strada il gatto Richi e gli disse di spostarsi per

pinocchio

Le avventure di Pinocchio // Podcast

Concept Progetto La creazione e la gestione collaborativa del blog di classe è nata dalla duplice idea di guidare gli allievi ad un consapevole e proficuo utilizzo della rete, per imparare, fare ricerca, comunicare, condividere idee ed esperienze e di ampliare creatività ed espressività attraverso la sperimentazione del Podcasting. L’elemento collaborativo nella progettazione, produzione e pubblicazione

Il presepe di Francesco

Nell’ imminente Natale il Sacro Bimbo lodava Francesco povero fraticello nonostante il freddo e la neve predicavan fratellanza amore vita e preghiera la grotta prepararono nell’eramo misero nel monte tutta la loro forza affaticati scalzi ed infreddoliti un asinello ed un bue alloggiarono ed una mangiatoia con paglia secca alleluia al lor cuore ricco di

piccolo-uomo-grande-vecchio

Il segreto di Grande Vecchio

Piccolo Uomo viveva ormai da due mesi con il Grande Vecchio delle Montagne. Gli piaceva, la mattina appena sveglio, aspirare l’aria pura dei ghiacciai; sentire, appena il sole avvolgeva dolcemente le piante, il profumo intenso dei boschi; camminare lentamente, durante il giorno e soprattutto al tramonto, in vetta alla vallata e vedere, da lassù, gli