Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

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La cicala e la formica

La Cicala che imprudentetutto estate al sol cantò,provveduta di nientenell’inverno si trovò,senza più un granello e senzauna mosca in la credenza. Affamata e piagnolosava a cercar della Formicae le chiede qualche cosa,qualche cosa in cortesia,per poter fino alla prossimaprimavera tirar via:promettendo per l’agosto,in coscienza d’animale,interessi e capitale. La Formica che ha il difettodi prestar malvolentieri,le

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Vasilisa la bella

In un certo reame, in uno stato remoto, viveva un mercante. Visse per dodici anni con la moglie ed ebbe soltanto una figlia, Vasilisa la bella. Quando la madre dovette morire, la ragazza aveva otto anni. Nel morire, la mercantessa chiamò la figlia, tirò fuori dalla coperta una bambola, gliela diede e disse:”Ascolta, Vasilisucka! Ricorda

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Fata fiore

C’era una volta due sorelle rimaste orfane sin dall’infanzia: la maggiore bella quanto il Sole, diritta come un fuso, con una gran chioma che pareva d’oro; la minore così così, né bella né brutta, piccina, magrolina e zoppina da un piede. Per la sorella, non aveva nome: era semplicemente la zoppina. La vecchia nonna, da

Gli undici cigni // Audio fiaba

Tratta dalla fiaba “I cigni selvatici“, di Hans Christian Andersen L’audio fiaba http://dl.dropbox.com/s/esli6lfvvogdi1n/undici-cigni.mp3 Il testo C’era una volta un re che aveva undici figli ed una figlia. Era rimasto vedovo da tempo e decise di risposarsi. Ma, senza saperlo, scelse come moglie una strega, alla quale i suoi figliastri non piacevano per niente. Per questo

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L’orso e il giardiniere

Un Orsacchiotto assai mal pettinato,selvatico cresceva in fondo a un bosco,solo, nascosto, sempre torvo e fosco,in collera col fato. Novel Bellerofonte, l’umor neros’univa a una tremenda ipocondria,perché solo la buona compagniatien ilare il pensiero. Un bel parlar non vale un bel tacere,sta scritto, ma bisogna discrezione,ed in quel bosco un uomo, un can barbonenon si

Comare Formica

Fiaba di Luigi Capuana C’era una volta una povera donna che viveva del suo lavoro. Arrivata in un paese dove nessuno la conosceva, aveva preso in affitto una cameretta a pian terreno e lavorava, lavorava da mattina a sera, filando, tessendo, cucendo, secondo le richieste della gente. Di quel po’ che guadagnava, un terzo lo

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Il brutto anatroccolo

Era così bello in campagna, era estate! Il grano era bello giallo, l’avena era verde e il fieno era stato ammucchiato nei prati; la cicogna passeggiava sulle sue slanciate zampe rosa e parlava egiziano, perché aveva imparato quella lingua da sua madre. Intorno ai campi e al prati c’erano grandi boschi, e in mezzo al

Il gigante egoista

Tutti i pomeriggi, quando uscivano dalla scuola, i bambini avevano l’abitudine di andare a giocare nel giardino del Gigante. Era un giardino spazioso e bello, con morbida erba verde. Qua e là sull’erba si trovavano bei fiori come stelle, e vi erano dodici peschi che a primavera si aprivano in delicate infiorescenze rosa e perla,

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Alice nel paese delle meraviglie

NELLA CONIGLIERAAlice cominciava a sentirsi assai stanca di sedere sul poggetto accanto a sua sorella, senza far niente: aveva una o due volte data un’occhiata al libro che la sorella stava leggendo, ma non v’erano nè dialoghi nè figure, – e a che serve un libro, pensò Alice, – senza dialoghi nè figure?E si domandava

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

Perche’ le piccole zanzare non riescono pungere

C’era una volta, una piccola zanzara che aveva fame; si chiedeva se  avesse denti e il pungiglione era debole. Mamma zanzara allora spiegò “Fanfarà, tu sei piccola, volerai di qui e di là ma io non posso insegnarti a punzecchiare”. “Perché mai?” chiese lei. “Il tuo veleno non è sufficiente, per tutta questa gente, e poi,

Il coniglietto e il suo papà

Papà papà ti voglio bene tanto quando son larghe le mie braccia Ed il papà risponde ed io te ne voglio di più il coniglietto allor pensò bene  e disse io te ne voglio da quì alla luna e si addormentò tra le braccia del papà Il papà coniglio baciò suo figlio e pian piano le

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La signora del tempo 26 // Gallifri

Qui tutte le puntate. Il Tardis atterrò dolcemente, e poco dopo Luce fu nella grotta sotto casa sua. Adaspettarla c’era suo fratello Jemes e Yaek, Luce annunciò che il piano del dottoreera andato bene, e che ora lei si sarebbe occupata del disco del tempo. Ma cheprima doveva fare una cosa importante, perché quando sarebbe tornata,

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Anastasia la piccola volpe

C’era una volta una bellissima volpe dal pelo fulvo e gli occhi di una cangiante tonalità viola scuro, di nome Anastasia. Rimasta orfana alla nascita, perduto il proprio branco per mano degli Esseri Umani, impegnati  in una delle loro sanguinose guerre, che avevano trasformato la sua Foresta, un tempo pacifica e serena, in un terreno

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Mai sprezzante // Audio fiaba indiana

Il Sutra del Loto, in  sanscrito Saddharmapundarīka-sūtra, in  giapponese MyōhōRengeKyō, contiene anche la storia di “Mai Sprezzante”, qui proposta: La storia narra la vicenda di un monaco che, sebbene schernito e maltrattato da tutti, sapeva lodare ogni singola persona poiché riconosceva in ognuno il valore assoluto dell’umanità. Una bella fiaba, non solo per i bambini, che insegna

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Nido, non uccidere

In un nido piccolotra i ramidi una quercianasceva un uccellinoera tutto spelacchiatonon riuscivaancora a cinguettarema voleva volare

Valentino e la stampante 4D

All’uscita di scuola Valentino doveva fare solo 200 metri per arrivare a casa. Li faceva a piedi, anzi di corsa. Appostati all’angolo di via Randelli c’erano i cugini Jena, che lo aspettavano. Aldo Jena era bassotto e gli mancava un dente davanti; quando parlava gli usciva un fischietto. Per questo si beccava una gran sventola

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i libri non crescono sugli alberi!

Martina sta andando dalla sua amica Lunetta. Lunetta ama molto i libri. Ogni tanto glieli presta. Ma Martina è un poco invidiosa. Anche Lei ama molto leggere ma libri non ne ha. Il papà le dice sempre:”i libri non crescono sugli alberi!” e Martina pensava: ma se invece crescessero sugli alberi? Allora ritorniamo a poco

Il bue e la rana e la vespa

Guarda, pensò la rana, come se la vivacchia quel bue, con la sua mole. Io non sarò da meno, mentre così pensava, gonfiava, gonfiava, i girini guardavano stupiti. “Mamma che fai?”, esclamò il più piccolo. “Come sono? grande come il bue, o più grande?” “beh vedi …”, ma non fece a tempo a finire. Una