Il progetto “Ti racconto una fiaba”

Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna. (Italo Calvino).

Ti racconto una fiaba è un progetto ad accesso gratuito nato per preservare le fiabe della tradizione popolare e per stimolare la creatività di tutti i lettori affinché abbiano uno spazio per condividere la propria fantasia.

L’obiettivo è anche quello di utilizzare la struttura narrativa della fiaba come mezzo per scoprire il mondo con obiettivi didattici, educativi e sociali.

L’accesso e la pubblicazione su Ti racconto una fiaba sono completamente gratuiti, per sostenere il nostro progetto, ti invitiamo a fare una donazione utilizzando il pulsante seguente (il pagamento avviene tramite il canale sicuro di Paypal):

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Tante fiabe per te

Alcune fiabe e favole classiche scelte per te

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L’orso e il giardiniere

Un Orsacchiotto assai mal pettinato,selvatico cresceva in fondo a un bosco,solo, nascosto, sempre torvo e fosco,in collera col fato. Novel Bellerofonte, l’umor neros’univa a una tremenda ipocondria,perché solo la buona compagniatien ilare il pensiero. Un bel parlar non vale un bel tacere,sta scritto, ma bisogna discrezione,ed in quel bosco un uomo, un can barbonenon si

Luccioletta

C’era una volta una bambina orfana di padre e di madre che viveva in casa dei nonni, vecchi ricchissimi ma quasi sempre malati. La bambina, che non aveva conosciuto i suoi genitori, non li chiamava nonni ma babbo e mamma, e li serviva con gran cura quantunque non avesse ancora dieci anni. Non permetteva che

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Il mugnaio, suo figlio e l’asino

Abbiano i Greci antichi lode d’aver scopertopei primi dell’Apologo l’arte e il parlar coverto,ma sia concesso ad altri, dopo di lor venuti,di spigolar nei campi, che quelli hanno mietuti.Di fantasia nel regno c’è qualche terra oscura,ove i moderni possono correre l’avventura.Su questo bel proposito un fatterello io so,che al celebre Racanio Malerba un dì contò.

leone-moscerino

Il leone e il moscerino

– O tristo insetto, o fango della terra,vanne lungi, – un Leon così dicea,rivolto a un Moscherin, che rispondeaper vendicarsi e per sfidarlo a guerra: – Pensi tu che il tuo titolo di repossa indurre paura in un par mio,che traggo un bue più grosso anche di tea far come vogl’io? -. E detto questo,

sapia

La sapia

TRATTENIMENTO SESTO della Giornata Quinta. Sapia, figlia di una gran Baronessa, fa diventare uomo accorto Cenzullo, il figlio del Re che non poteva intendere lettere. Egli, a causa di un buffettone datogli da Sapia, volendosi vendicare se la pigliò per moglie e dopo mille strazi, avutine senza sapere come tre figli, si riconcilia con lei. Fecero

La bella addormentata nel bosco

C’era una volta un re e una regina, ch’erano tanto tanto arrabbiati di non aver figli. Visitarono tutte le acque del mondo: voti, pellegrinaggi, devozioni spicciole, tutto inutile. Alla fine però la regina divenne gravida e partorì una bambina. Si fece un bel battesimo; si dettero per comari alla principessina tutte le Fate ch’erano in

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La monetina d’argento

C’era una monetina uscita bella lucida dal conio, che saltava e tintinnava: «Evviva! ora me ne andrò per il mondo» e così infatti avvenne. I bambini la tennero stretta nelle manine calde, gli avari nelle mani gelide e viscide, gli anziani la girarono e la rigirarono molte volte, mentre i giovani la fecero circolare di

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Il principe Amato

C’era una volta un Re, il quale era proprio una persona tanto perbene, che i suoi sudditi lo chiamavano il Re buono. Un giorno, mentre si trovava a caccia, accadde che un cucciolo di coniglio, che stava lì per essere ucciso dai cani, venne a gettarsi fra le sue braccia. Il Re fece delle carezze

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Il consiglio dei topi

Un Gatto, che diceano il Mangialardo,facea dei Topi un così gran macello,e tanti nell’avellon’avea sospinti e sbigottiti tanti,che i pochi vivi ancoranon osavano il muso cacciar fuora.

Alcune fiabe e favole dei nostri autori scelte per te

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Il corvo e la volpe // Audio fiaba

Tratto dalla fiaba di Esopo. Un corvo che aveva rubato un pezzo di formaggio volò su un ramo di un albero. Una volpe lo vide e volendo per se il formaggio, si mise a lodare il corvo per la sua eleganza, la sua bellezza, gli disse che nessuno meglio di lui poteva essere considerato il

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L’omino della neve

L’omino della neve in un giardino di Salernocon ardore e gentilezza litigava con l’inverno diceva: “Come mai qui non vieni mai?”E l’inverno: “I gabbiani son scontenti e ho passato tanti guai.” Era sempre solo quell’omino nel giardino di Salerno.

elena

Elena

C’era una volta una bambina di nome Elena che viveva in una casetta piccola insieme ai suoi genitori. Un giorno Elena dovette traslocare e andare via da lì. Era molto dispiaciuta di dover lasciare quella casetta così bella, ma d’altra parte andava a vivere in una più grande. Arrivati alla sua nuova casetta elena si

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Canto di Natale

Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell’appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il mortoro. Scrooge vi aveva apposto la sua: e il nome di Scrooge, su qualunque fogliaccio fosse scritto, valeva tant’oro. Il vecchio Marley era proprio

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Una fiaba per la via

Ti racconto una fiaba, per la viauna fiaba dal sapor cioccolato e panna che ti ricorderà la mamma. Un fiaba che parli d’amore, e ricordi, la mamma che ti stringe al cuore. Ti racconto una fiaba, una fiaba, con una melodia, pronta per la nanna.

La bambina con le manine birichine

C’era una volta una bambina con le manine birichine. La manina destra voleva andare solo a destra, e la manina sinistra solo a sinistra. Non riusciva più a giocare perché le manine andavano per conto loro senza stare a sentire la loro padroncina. Non poteva più fare niente. Il problema vero era quando doveva mangiare.

dolcestrocca-cotognata

Dolcestrocca della cotognata

Cotognata, cotognatadite un po’, chi l’ha inventata? Questo dolce prelibatoe al palato, delicatolo sapete com’è nato? Un bel giorno, una cotognache cercava qualche rognascivolando giù dal ramoalle altre disse: “andiamo!” Le cotogne, poverinequasi morte di pauraesclamaron tutte in coro“sì, va bene, son matura!”

suono-gli-li

Suono “gli” e suo fratello “li”

Un cespuglio pieno d’aglio,e la nonna cuce una maglia,un asino ragliae il gelataio vende solo vaniglia, ma un cavaliere bianco ha perso il suo cavallo nero,Gino prepara una frittata senza olioe il petrolio è di colore nero.In autunno cadono le foglie,

fiaba

C’era una volta

“C’era una volta” è l’incipit che ti apre il cuore. Non esiste nulla di meglio. “C’era una volta”, ora non c’è più, per cui raccontami, ti apro il cuore. Con la consapevolezza di un adulto o con gli occhi curiosi di un infante desideroso della coccola serale. “C’era una volta” e ora che fine ha