Il passerotto che voleva fare il carabiniere

Fiaba pubblicata da: maria gabriella finizio

C’era una volta una famiglia di passerotti,tutti grigi con una macchia marrone sul petto.

La loro casa era un grande albero di faggio,sistemato nel grande giardino della caserma dei carabinieri di Trani.

La famiglia era composta da mamma, papà e cinque piccolini, tutti molto svegli e canterini.Quando erano tutti insieme, e cominciavano a cinguettare, sembrava di stare a sentire un’orchestra di musica classica, tanto erano belle le loro melodie.

I passerotti vivevano felici sul grande albero, ed erano sempre in compagnia di tanti amici, con i quali facevano tanti giochi e lunghe volate per vedere ed esplorare nuovi posti.

Dei cinque fratelli, il più birichino era Matteo.

Era sempre il primo a fare marachelle e tanti scherzi ai suoi fratelli ed ai suoi amici.

Matteo però la sera nel tepore del suo nido, non riusciva a dormire e tutta la notte pensava.

Sì, …pensava. Ma a cosa?

Bambini, Matteo aveva un sogno.

Ascoltate: voleva il carabiniere.

Sì, …il carabiniere, come quelli che vedeva tutto il giorno nel giardino della grande caserma.

Ma come poteva fare?

Pensa e ripensa, decise che sarebbe andato in caserma a parlare con il comandante.

E così fece.

Nella grande caserma rimasero tutti stupiti del desiderio di Matteo, ma decisero in coro che Matteo sarebbe diventato la loro mascotte.

Così da quel giorno, Matteo è sempre con i suoi amici carabinieri e viaggia con loro sulle “gazzelle”.

Insieme fanno rispettare la legge,arrestano i cattivi e premiano i bravi.

E con loro, cari bambini, Matteo ha partecipato a tante missioni nel resto del mondo, sempre dalla parte dei più deboli.

Ora sono passati diversi anni e Matteo non è più una recluta ma un carabiniere scelto con tanto di medaglia appuntata sul petto.

Sì … bambini, Matteo il passerotto ha avuto una medaglia al valore per aver salvato insieme ai suoi amici un intero villaggio nei pressi di Nassirja, dove i nostri soldati sono in missione di pace.

Bravo carabiniere Matteo, continua così!

Sei il nostro eroe.



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