Dolce Destino

Fiaba pubblicata da: Fagiolino22

In un paese fatto di Marzapane, viveva una ragazza di nome Vaniglia, era straordinariamente bella, aveva gambe lunghe come una gazzella e mani affusolate da pianista, capelli morbidi e tanti ricci quante erano le idee che le passavano per la testa. Era instancabile e piena di energie, buona come il pane con il prossimo e sempre pronta ad aiutare chiunque avesse bisogno.

Vaniglia adorava cucinare ogni tipo di pietanza, si divertiva ad inventare piatti particolari e decorava torte con estrema facilità, stare tra i fornelli per lei era un vero piacere, a volte ci passava intere giornate creando bocconcini favolosi che poi amava distribuire per le case del suo paese di Marzapane.

Tutti le volevano  bene e quando dalla sua finestra arrivavano i profumi delle leccornie che stava cucinando, il paese si riteneva in festa, quegli odori inebrianti mettevano felicità e gli abitanti del paese di Marzapane si divertivano a ballare dietro la scia di fumo profumato che usciva dal suo camino applaudendo e aspettando con ansia il momento in cui, una volta pronte, si potevano assaggiare le pietanze.

Malgrado in apparenza fosse felice, gli occhi di Vaniglia spesso apparivano tristi, lei era contenta della sua vita ma aveva come la sensazione che le mancasse qualcosa e quando ci pensava si rabbuiava e se succedeva mentre faceva una torta, la torta come per incanto si afflosciava e non c’era verso di recuperarla fino a che non le tornava il sorriso.

Malgrado la sua bellezza e la sua bontà, Vaniglia non era riuscita a trovare ancora il suo Principe e forse era questo il suo pensiero triste, il non riuscire a condividere il suo dolce cuore con un compagno altrettanto dolce..aveva avuto dei pretendenti ovviamente, ma tutti l’avevano lasciata in uno stato di delusione tale che ogni volta preferiva stare sola piuttosto che continuare storie aride e cosi si rifugiava in cucina, l’unico posto che non l’avrebbe tradita mai e sprigionava il suo Amore per la vita nelle sue pietanze..

Un giorno, mentre si recava presso il mercato rionale per comprare dello zenzero, camminando a passo troppo spedito, inciampò su di un ramo e cadde a terra…”santa pace” disse Vaniglia “non mi ero mai accorta che su questo punto della strada ci fosse un ramo cosi alto eppure ci passo tutti i giorni..”si alzò da terra, si spolverò la gonna e sentì una voce, quindi si girò nella direzione dalla quale le sembrava provenisse ma non vide nessuno.

Pensò quindi di essersi sbagliata e si preparò per continuare il suo cammino quando sentì di nuovo la voce “ma chi è?”disse ad alta voce pur non vedendo nessuno “non devi guardare in alto ma in basso, sono un ramo mica un uccellino”..Vaniglia allora abbassò lo sguardo e notò che il ramo sul quale era inciampata aveva due grandi occhi e una bella bocca a forma di cuore, un po’ spaventata e un po’ incuriosita si avvicinò a quegli occhi perché non credeva a ciò che vedeva “ma come mai tu parli?”chiese al ramo,il quale si aprì in una serena risata e le rispose “perché anche i rami hanno un anima non lo sapevi?””io non sapevo neanche tu fossi qui, faccio questa strada tutte le mattine e non ti ho mai visto”

Il ramo sorrise e le disse “sei tu che non mi hai mai voluto vedere..io sono il tuo destino ma non potevo parlarti se non arrivava il momento giusto..”

”ma cosa stai dicendo? quale destino? e quale momento giusto? mi sembra già abbastanza strano che stia qui a parlare con un ramo…”

“cara Vaniglia, non ti stupire, io sono qui per te e finalmente è arrivato il momento che ti faccia vedere come sarà la tua vita”Vaniglia non credeva alle sue orecchie e ai suoi occhi, da una parte sarebbe voluta scappare ma dall’altra la curiosità non la faceva muovere, quindi si mise seduta a gambe incrociate affianco al ramo e disse “tu saresti in grado di dirmi come sarà la mia vita?e come sentiamo..”

Il ramo le fece l’occhiolino e poi aprì le sue radici dicendo “guarda qui Vaniglia e capirai…”la ragazza sempre più sbigottita vide che il terreno ai piedi del ramo si era allargato aprendo un buco come fosse una finestra, attraverso la quale vide un prato pieno di tulipani splendidi che si affacciavano sul bordo di una scogliera non troppo alta per scorgere un mare meraviglioso che danzava sotto di lei…

“ma è uno spettacolo stupendo…puoi spiegarmi cosa sta succedendo per cortesia?” il ramo allargò la sua bocca a cuore in uno splendido sorriso e cominciò a parlare “ragazza mia quella sarà la tua vita se lo vorrai, guarda bene ai piedi della scogliera, c’è un uomo che sta scrivendo qualcosa sulla sabbia, è il tuo nome..lui ancora  non ti ha vista ma il suo cuore ti sta aspettando quanto tu stai aspettando lui”

Vaniglia strinse gli occhi e disse ”ma come puoi dire una cosa del genere se neanche ci conosciamo?”

”i vostri cuori si conoscono già, quell’uomo è il tuo destino..ora sta a te decidere di andargli incontro oppure no”

Vaniglia si sporse verso quella fessura che secondo il ramo le avrebbe dovuto presentare il suo futuro per guardare meglio e scorse un uomo che effettivamente stava scrivendo qualcosa sulla sabbia aiutandosi con un rametto ma non riusciva ancora a credere a quanto le stesse accadendo “senti rametto caro io sono allibita, cosa dovrei fare secondo te credere a questa storia assurda?”

”non devi necessariamente farlo, puoi anche continuare il tuo cammino verso il mercato rionale comprare il tuo zenzero, tornare a casa e ricominciare a cucinare i tuoi piatti strepitosi”

La ragazza alzò gli occhi al cielo e rispose “sì certo e poi mi darò un pizzicotto per svegliarmi da questo strano sogno. Anche se decidessi di darti retta, come potrei fare per incontrare quell’uomo?”

”mia cara ragazza, ti basterà scendere attraverso le mie radici fino a raggiungerlo..”

”ma poi posso tornare indietro?”

”nella vita ragazza mia non si deve mai tornare indietro ma andare avanti, tutti noi arriviamo ad un bivio ad un certo punto e ci troviamo a scegliere una delle due strade da percorrere, tu in questo caso sei avvantaggiata perché io ti sto indicando quella giusta evitando di sbagliare”

”ma come posso fidarmi di te? sei un ramo che parla..”

Vaniglia era disperata e non sapeva più cosa pensare di quanto le stesse accadendo.

”non ti devi fidare di me ma di te stessa, se scenderai proverai l’ebbrezza del vero Amore altrimenti continuerai a sperare di trovarlo, ognuno si sceglie la propria vita cara mia. Sappi che se deciderai di scendere non ti ricorderai nulla del nostro colloquio, cosi come se deciderai di non seguire il mio consiglio, in questo modo non avrai rimpianti…”

Vaniglia si sdraiò sul terreno stirando le sue lunghe gambe oltre il ramo e incrociò le braccia dietro la testa per riflettere e dare un senso a quanto le stesse accadendo…dopo pochi minuti si alzò di scatto, guardò il ramo e disse “d’accordo ti darò retta e andrò da lui…””brava piccola mia vedrai che non te ne pentirai..”e cosi il ramo indicò a Vaniglia il punto dal quale entrare nella fessura e le disse di calarsi giù facendosi aiutare dalle sue amiche radici che con fare setoso l’accompagnarono fino a farle toccare con i piedi i tulipani appoggiandola teneramente sul suolo. Vaniglia atterrò su quel pavimento morbido e colorato, guardò in alto e vide il ramo che le sorrideva “buon viaggio piccola mia..”e cosi dicendo chiuse la fessura lasciandola sola in quella strana avventura che sarebbe dovuta diventare la sua vita…

Vaniglia non si sentiva affatto spaventata, anzi il suo cuore era pieno e la sua anima calma come quando stava davanti ai suoi fornelli.

Cosi si incamminò verso la spiaggia camminando attraverso quei meravigliosi tulipani colorati, non si ricordava come fosse arrivata lì ma si sentiva libera e felice di esplorare quel luogo cosi bello. Arrivò cosi a ridosso della scogliera e attraverso delle scale di pietra scese fino alla spiaggia rimanendo folgorata dallo spettacolo della natura che le si presentò davanti.

Di fronte a lei una spiaggia bianca come la neve faceva da argine ad un mare di un azzurro cosi intenso da sembrare cristallo, il sole giallo come un grande limone scaldava la sabbia rendendola tiepida al passaggio e tutto intorno si ergevano alberi dalla folta chioma verde che ondeggiavano coccolati dalla cauta brezza marina.

Vaniglia si accorse che nella sabbia c’erano delle piccole conchiglie che con il sole brillavano come fossero stelle e cominciò a saltare qua e là per evitare di calpestarle. Saltava, saltava, saltava allegramente fino a che non che non si scontrò con qualcosa o qualcuno.

“ops..” Vaniglia sentì una voce molto calda e alzò gli occhi trovandosi davanti un uomo che aveva in  mano  un rametto.

“scusami, non ti avevo visto, ero intenta ad evitare di schiacciare le conchiglie”

L’uomo la guardò poi guardò a terra e vide che l’unico spazio sulla sabbia su cui non vi erano conchiglie era quello dove lui stava cercando di scrivere qualcosa, quindi le prese la mano e disse “salta qui dentro così non dovrai faticare, qui non ci sono conchiglie”

Si guardarono negli occhi cosi intensamente che per un attimo il tempo sembrò fermarsi e Vaniglia senza farsi domande entrò nello spazio indicato da quell’uomo dagli occhi cosi profondi che quasi le leggeva l’anima e disse “grazie..stavi scrivendo qualcosa? è per questo che non ci sono conchiglie qui?”

L’uomo avvicinò il rametto alla sabbia e disse “stavo scrivendo il nome della fragranza che preferisco in assoluto e stranamente ora mi sembra quasi di sentirne il profumo”

”davvero?”disse la ragazza

“e qual è il suo nome?”

”Vaniglia…” disse l’uomo scrivendolo sulla sabbia..



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